Distanza e giorni per il cammino

Quanto è distante l’intero cammino?

Innanzitutto bisogna fare una premessa. Non esiste un solo cammino, ma vi sono vari cammini con differenti percorsi aventi tutti come meta ultima Santiago de Compostela. V’illustrerò brevemente i principali partendo da quello “francese” percorso da me.

Il Cammino Francese. Il cammino francese è il percorso più popolare che tradizionalmente inizia dal paesino di Saint Jean Pied de Port, situato nella parte dei Pirenei francesi, e si estende in un tragitto di circa 800 km ad ovest di Santiago suddiviso indicativamente in 30 tappe. Cliccando QUI potete vedere i profili altimetrici delle tappe e la lista di tutti gli albergues. Lungo il cammino troviamo grandi città come Pamplona, Burgos e Leon.

Il Cammino del Nord è il percorso costiero per raggiungere Santiago ed ha il vantaggio di offrire i benefici del mare e la possibilità di piacevoli nuotate durante le pause. La via segue il tragitto della costa settentrionale della Spagna, da Irun verso Santiago, incontrando il cammino francese lungo altri percorsi. Lungo il cammino troviamo città come San Sebastian, Guernika (famosa per il celebre dipinto di Picasso), Bilbao. La via è meno popolata rispetto al cammino francese e troveremo rifugi ed ostelli ogni 30 km circa. Il Cammino è ripartito indicativamente in 33 tappe per complessivi 814 km. La maggior parte delle tappe ha una lunghezza compresa fra i 20 e i 25 km (17 tappe) e fra i 25 e i 30 km (10 tappe).

Il Cammino inglese era la via di pellegrinaggio percorsa principalmente da abitanti del Nord Europa, il nome inglese deriva dal maggior transito di inglesi (britannici) durante la guerra dei cento anni fra inglesi e francesi, in quanto gli inglesi non potevano raggiungere Santiago di Compostela lungo il cammino francese ma solamente arrivando via nave in Spagna dalla Galizia. Inizia dal porto di Ferrol ed è lungo circa 118 km. Il percorso si può suddivide in 5 o 6 tappe e non ci sono grossi dislivelli.

Il Cammino portoghese che inizia nella città di Porto, nel nord-ovest del Portogallo, è si estende per circa 240 km fino a Santiago de Compostela suddiviso indicativamente in 10 o 11 tappe. Partendo da Porto ci sono diverse possibilità per raggiungere Santiago e potete decidere di percorrere il percorso sul litorale oppure quello tradizionale che tuttavia attraversa la zona industriale.

Ho voluto fare una breve descrizione dei vari cammini solo a titolo informativo. Ci sono numerosi libri e tantissime altre informazioni specifiche di ogni singolo cammino con descrizione accurata delle varie tappe, elenco degli albergue, rifugi ecc.

ab 1 Distanza e giorni per il cammino
(Immagine dei vari cammini stampata su un muro nel paese di Muxia. In giallo il cammino francese)

Quanti giorni occorrono per completare il cammino francese?

Il tempo… Chi di noi ha tempo in questa vita. Così frenetica, così precaria… Tutti noi credo, vorremmo staccare la spina e prenderci una lunga vacanza da tutto e tutti, ma, condizioni economiche e lavorative, non lo permettono certamente. Per un cammino di lunga percorrenza come il francese o il cammino del Nord bisogna tenere conto di 25/30 giorni. Se lo affrontate in bicicletta, potete considerare dimezzati i tempi di percorrenza. La prima cosa da fare è dividere il tempo che si ha a disposizione in tappe che abbiano una lunghezza adeguata alle nostre aspettative, capacità e forma fisica. Di solito le tappe sul cammino hanno una lunghezza variabile dai 15 ai 40 km per chi va a piedi e dai 50 ai 100 km per chi usa la bici. In rete è possibile trovare numerose “tabelle di marcia” seguite dai pellegrini. Queste possono essere utilizzate per avere un’idea oppure come traccia per impostare il proprio percorso. Ricordatevi di far terminare la tappa in luoghi dove ci sia almeno un ostello dei pellegrini, meglio due in caso si andasse nei mesi di luglio e agosto. Personalmente credo che per vivere appieno questa esperienza, i giorni da dedicare non devono essere inferiori alle due settimane. Quattordici giorni credo siano la durata minima per avvertire un cambiamento interiore e dare un senso e un significato a ciò che si fa, per purificarsi e avere modo di pensare a ciò che davvero è importante in questa vita, a ciò che vorremmo davvero essere, e alle cose da cambiare al nostro ritorno. Se non si ha un intero mese a disposizione io consiglio di partire sempre da Saint-Jean Pied de Port ed effettuare tutte le tappe che il tempo consente e poi programmare il ritorno per l’anno seguente, ripartendo da dove ci si era fermati l’anno prima. Il cammino si può frazionare, però la vera bellezza di questo percorso sta proprio nella sua lunghezza e nel distacco dai pensieri quotidiani;

Un mese e oltre

Per i più fortunati che hanno a disposizione trenta o più giorni possono percorrere l’intero cammino francese che parte dalla cittadina francese di Saint Jean Pied de Port fino ad arrivare a Santiago de Compostela: quasi 800 km di distanza totale suddivisi per 30 giorni con una media di 28 km al giorno. In più io ho proseguito da Santiago fino ai paesi di Muxia e Finisterre per un totale di ulteriori 120 km e altri 4 giorni. Riepilogo totale di questa mia dolce follia: 931,9 km e 36 giorni tenuto conto anche che mi sono fermato due giorni presso la comunità hippie di Matavenero. Nel momento in cui riporto queste cifre un ghigno d’orgoglio illumina il mio volto .

Due settimane

Se avete a disposizione due settimane e volete raggiungere come meta finale Santiago, molti decidono di partire dalla città di Léon (da qui si percorreranno le ultime 13 tappe del Cammino Francese con una distanza totale di 306,3 km), città che si avvale di un ricco patrimonio monumentale e di un folto numero di studenti universitari e per questo collegata molto bene da autobus e treni con le città di Barcellona e Madrid.

Una settimana

Per chi invece ha una sola settimana di ferie spesso parte da Sarria (da qui si percorreranno le ultime 5 tappe del Cammino Francese con una distanza totale di 134,4 km), un villaggio divenuto famoso a causa dell’assurda regola che prevede che il pellegrinaggio possa essere ritenuto valido ai fini dell’ottenimento della Compostela, percorrendo gli ultimi 100 km per raggiungere Santiago. Chi parte da qui riceverà la stessa “Compostela” di chi parte da centinaia di chilometri di distanza. Perché ho scritto assurda regola? Perché questa disposizione ha comportato che migliaia di turisti decidano di partire proprio da Sarria per ottenere questa pergamena da sfoggiare sui social e con amici e vi troverete a camminare con centinaia di persone rumorose ed interessate solo a farsi selfie, privandovi della vera essenza del cammino, per non parlare poi delle difficoltà di trovare un posto libero per dormire e le lunghe file per fare colazione o mangiare (nei mesi di luglio e agosto). Cosa c’è di intimo e religioso nel percorrere un percorso di soli 5 giorni pieno zeppo di locali, ristoranti, alberghi? Quale sacrificio fisico dovrebbe provare una persona nel passeggiare per cinque giorni su percorsi quasi sempre piani? La chiesa, tanto per cambiare, ha svenduto un qualcosa di prezioso e profondo in ragione del business e del Dio danaro. Ogni anno solo il 10% degli oltre trecento mila pellegrini percorre il cammino in tutta la sua lunghezza, solo il 10 % parte da Saint Jean Pied de Port sopportando le fatiche dello scalare i Pirenei, un numero troppo esiguo per suscitare interesse economico, ed ecco la trovata geniale: non ci interessa se avete percorso 900 km e se è da oltre un mese che camminate, per redimere i vostri peccati a noi bastano solo gli ultimi 100 km e qualche giorno; fa nulla se non trasportate sulle vostre spalle lo zaino, se alloggiate in alberghi invece degli ostelli, se avete a disposizioni tutte le comodità a differenze delle tappe iniziali dove troverete paesi che non hanno acqua calda e a volte nemmeno ostelli, NO! A noi interessa che tutti, con il minimo sforzo, possano arrivare a Santiago, pagare per visitare la cattedrale, pagare per ottenere il certificato di distanza, pagare per comprare souvenirs, fare tour e postare su tutti i social la foto della Compostela o di noi con alle spalle la cattedrale perché più turisti sorridenti lo fanno e maggiore è la pubblicità. La pubblicità è l’anima del commercio, ma la religione ed il motivo religioso? A chi importa, la cosa fondamentale è che ogni anno più di trecento mila persone decidano di arrivare a Santiago.

Per approfondire l’argomento, per saperne di più e se anche tu hai deciso di percorrere il Cammino di Santiago o sogni di volerlo fare prima o poi, ti consiglio di acquistare il mio libro dove scoprirai perché ogni anno, 300.000 persone provenienti da tutto il mondo, decidono di affrontare il Cammino più famoso al mondo. Se anche tu come me, hai sempre sognato di mollare tutto, consapevole che la vita che conduci non è quella che sognavi da ragazzo, la mia esperienza forse, potrebbe darti quel coraggio che per 36 anni a me è mancato…

Leggendo la mia esperienza scoprirai in maniera dettagliata e soprattutto provata sul “campo”:

  • la Storia del cammino (cenni storici, simboli e leggende) e luoghi simbolo;
  • l’abbigliamento e scarpe adatte, quale zaino comprare e soprattutto cosa metterci dentro;
  • durata e distanza del cammino, quanti giorni occorrono per completarlo e da dove partire in base ai giorni a disposizione;
  • come allenarsi prima di partire e la preparazione fisica necessaria;
  • quanto costa percorrere il cammino, dove mangiare e dormire lungo il Cammino;
  • se percorrere il cammino da soli per una donna può essere pericoloso e se ci sono possibilità di perdersi;
  • la risposta a tante domande e preoccupazioni (che poi erano anche le mie) poste da tantissimi aspiranti pellegrini e la possibilità di contattarmi per dissipare ogni tuo dubbio/esitazione;
  • infine, ti racconterò il motivo per cui un giornalista e conduttore radiofonico, ha mollato tutta la sua vita fatta di agi e materialità, per percorrere più di 900 km a piedi dai Pirenei all’oceano atlantico, da solo e senza telefono, dormendo oltre che nei vari ostelli anche in strada, in una stalla, in tenda, in un monastero abbandonato e vivendo due giorni presso una comunità hippie.

…. “Ho abbandonato il mio lavoro, lasciato casa, venduto la macchina, la moto, vestiti, il mio rolex e la maggior parte delle cose materiali che possedevo per seguire quella sensazione quasi assillante, asfissiante, imperterrita che una volta conosciuta non ti fa trovare pace: SANTIAGO, il cammino di Santiago. La mia vita aveva bisogno di risposte che solo un viaggio in completa solitudine poteva darmi” ….

Se vuoi conoscermi meglio, nel link sotto troverai un’intervista dove parlo della mia esperienza 👇👇👇

Mollo tutto e faccio il Cammino di Santiago, il libro di Cesare Deserto